Data  22/01/2020 00:23:29 | Sezione Varie Varie

Un colpo di scena durante la battaglia degli idonei. Servono nuovi fondi!


Senza rete!
Senza rete!

Il legislatore ha abrogato la norma censurata da Dirpubblica per disparità di trattamento, riproponendo, però, le stesse disposizioni con altra legge. Necessitano nuovi fondi per sostenere il ricorso per motivi aggiunti. Vale il regolamento https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=4062 -




Il giorno 24/01/2020, si discuterà presso il Tar Lazio il ricorso proposto da Dirpubblica relativamente all’istanza di accesso civico a suo tempo presentata per ottenere dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri la pubblicazione dei dati e delle informazioni concernenti le graduatorie dei concorsi, con particolare riferimento a quelle graduatoria approvate fino al 2010.

Il ricorso si fonda sulla questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, co. 362 ss., della legge n. 145 del 2018, nella parte in cui non aveva esteso la validità di tutte le graduatorie vigenti al 31/12/2018.

Nel costituirsi in giudizio, la PCM ha oltretutto eccepito l’abrogazione delle disposizioni censurate per effetto dell’art. 1, co. 147 ss., della legge n. 190 del 2019 (pubblicata sulla GU il 30/12/2019), sostituendole con una nuova disciplina, anche relativamente alla validità delle graduatorie approvate in precedenza, fino all’anno 2011, restando ancora una volta escluse le graduatorie approvate fino al 2010.

Quindi, per evitare che il ricorso, fondato sulla questione di legittimità costituzionale dell’oramai abrogato art. 1, co. 362 ss., della legge n. 145 del 2018, venga dichiarato inammissibile, è necessario proporre, mediante ricorso per motivi aggiunti, da depositare prima dell’udienza del 24/1 p.v., analoga questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, co. 147 ss., della legge n. 190 del 2019.

È possibile, poi, che, in conseguenza dei predetti motivi aggiunti, l’udienza venga differita per assicurare il rispetto dei termini a difesa.



Tags idonei, PCM, TAR, motivi aggiunti