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Varie
LA CASSAZIONE DÀ RAGIONE A PUZZER: IL LICENZIAMENTO ERA ILLEGITTIMO, È VITTORIA PER TUTTI
La Corte Suprema di Cassazione ha annullato il licenziamento di Stefano Puzzer: la sentenza n. 24996/2025 è qui pubblicata. DIRPUBBLICA. DEMOS e LA CRITICA esprimono profonda soddisfazione per l’esito, frutto di una battaglia condivisa per i diritti dei lavoratori e della società civile.
Con la sentenza n. 24996/2025, la Sezione Lavoro della Corte Suprema di Cassazione ha annullato il licenziamento di Stefano Puzzer, portuale triestino e figura simbolo della protesta contro il Green Pass. Il provvedimento, emesso dalla ALTP – Agenzia per il Lavoro Portuale di Trieste srl il 15 aprile 2022, era motivato dal rifiuto di Puzzer di esibire il certificato verde per accedere al luogo di lavoro. Dopo quasi tre anni di battaglia giudiziaria, la Suprema Corte ha stabilito che il licenziamento era illegittimo, poiché la normativa emergenziale prevedeva la sospensione dal lavoro, non il recesso. La sentenza rappresenta una vittoria storica per i diritti dei lavoratori e per chi ha difeso la libertà di coscienza durante l’emergenza pandemica. Ma è anche il coronamento di un percorso umano e civile che ha visto Puzzer sostenuto con forza e coerenza da DIRPUBBLICA, dal movimento DEMOS ITALIA e dalla trasmissione LA CRITICA.
Fin dai primi momenti della protesta portuale di Trieste, DIRPUBBLICA, sindacato del pubblico impiego, ha riconosciuto in Puzzer un simbolo di resistenza civile. In un comunicato del 14 agosto 2022 (vedi: https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=4342), il Segretario Generale Giancarlo Barra ha raccontato l’incontro con Puzzer, descrivendolo come “un personaggio con lo sguardo innocente di un bambino e la stretta di mano sincera e possente di un portuale”. DIRPUBBLICA ha espresso solidarietà attiva, partecipando alle iniziative e offrendo supporto morale e politico. DIRPUBBLICA ha anche denunciato pubblicamente il clima di discriminazione e repressione che ha colpito chi, come Puzzer, ha scelto di non conformarsi all’obbligo del certificato verde. La sua vicenda è stata definita “emblematica di una società che ha smarrito il senso della Costituzione”.
Il movimento DEMOS ITALIA, nato in ambito sindacale e vicino a DIRPUBBLICA, ha affiancato Puzzer nella sua battaglia, condividendo i valori di giustizia, libertà e dignità del lavoro. DEMOS ha partecipato alle manifestazioni, ha rilanciato le sue istanze e ha contribuito alla diffusione del suo messaggio. In particolare, DEMOS ha sottolineato come il caso Puzzer fosse una questione di principio, non solo di diritto: “La libertà di coscienza non può essere subordinata a un QR code. La democrazia si misura nel rispetto delle minoranze e delle scelte individuali”.
La trasmissione LA CRITICA, gestita congiuntamente da DIRPUBBLICA, DEMOS e APPLET, ha dato ampio spazio alla vicenda di Puzzer. In diverse puntate, tra cui quella del novembre 2022 (vedi: https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=4355) e del febbraio 2024 (vedi: https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=4433),m il programma ha ospitato testimonianze, interviste e riflessioni sul clima sociale post-pandemico. Durante una protesta di Puzzer davanti a Montecitorio, LA CRITICA lo ha intervistato in diretta, raccogliendo le sue parole: “Non sono contro nessuno. Voglio solo che venga rispettata la Costituzione”. La trasmissione ha anche analizzato il ruolo dei media, delle istituzioni e dei sindacati, evidenziando le distorsioni democratiche emerse durante l’emergenza.
Subito dopo la pubblicazione della sentenza, Giancarlo Barra, Segretario Generale di DIRPUBBLICA, ha avuto un breve e intenso colloquio telefonico con Stefano Puzzer. Come sempre, Puzzer è stato essenziale e diretto, ma ha voluto sottolineare un concetto fondamentale:
“Questa sentenza non è mia. È un patrimonio di tutti i lavoratori e di tutta la società civile.”
Barra ha espresso la profonda soddisfazione delle associazioni DIRPUBBLICA e DEMOS ITALIA, e quella personale, per l’esito conseguito. “È il riconoscimento di una battaglia condotta con dignità e coerenza. Stefano non ha mai ceduto, e noi non lo abbiamo mai lasciato solo.”
La decisione della Cassazione non è solo una vittoria personale per Puzzer, ma un precedente giuridico che potrà orientare futuri contenziosi. La Corte ha chiarito che il rifiuto del Green Pass non può essere equiparato a un comportamento tale da giustificare il licenziamento. Il caso è stato rinviato alla Corte d’Appello di Venezia per la determinazione delle conseguenze economiche e giuridiche, tra cui il reintegro e il risarcimento.
Stefano Puzzer ha pagato con il lavoro la sua coerenza. Ma ha trovato compagni di strada che non lo hanno mai abbandonato. DIRPUBBLICA, DEMOS ITALIA e LA CRITICA hanno dimostrato che la solidarietà non è solo una parola, ma un impegno concreto. Oggi, quella coerenza è stata riconosciuta dalla giustizia.