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ABUSO D’UFFICIO: FINE DI UN REATO, INIZIO DI UN VUOTO? LA COSCIENZA PUBBLICA NON TACE.
Lunedì 29/09 alle ore 18.00, LA CRITICA approfondisce le conseguenze dell’abrogazione dell’art. 323 c.p., interrogando giuristi, funzionari e cittadini sul rischio di un vuoto normativo e sul ruolo della coscienza pubblica come presidio di legalità, etica e responsabilità nel servizio dello Stato.
Lunedì 29 settembre 2025, ore 18.00
A cura di DIRPUBBLICA, DEMOS e APPLET
Titolo:
ABUSO D’UFFICIO: FINE DI UN REATO, INIZIO DI UN VUOTO?
In un tempo in cui la legge sembra arretrare dal presidio etico, la trasmissione LA CRITICA apre uno spazio di riflessione pubblica e istituzionale sull’abrogazione dell’art. 323 c.p. e sulle sue conseguenze.
Lo facciamo da servitori dello Stato, da cittadini, da lavoratori pubblici che credono nella responsabilità, nella competenza e nella dignità del proprio ruolo.
La norma sull’abuso d’ufficio, pur controversa, rappresentava un confine simbolico tra potere e coscienza. La sua scomparsa rischia di lasciare un “vuoto apparente”, dove il controllo si dissolve e la fiducia si incrina. Ma il bisogno di giustizia non si abroga. E la coscienza pubblica non tace.
In trasmissione:
· Una mappa comparativa europea sull’abuso d’ufficio;
· Interventi di giuristi, funzionari pubblici, studenti e cittadini comuni;
· riflessioni etiche e operative sul ruolo del pubblico impiegato;
· proposte per una vigilanza civile e istituzionale
Questa puntata è dedicata a chi serve lo Stato con onestà e competenza.
A chi non ha bisogno di minacce per fare il proprio dovere. A chi sa che la legalità non è solo norma, ma scelta quotidiana.
DIRPUBBLICA, DEMOS e APPLET vi invitano a partecipare, ascoltare, interrogare.
Perché quando la legge tace, è la voce dei lavoratori pubblici che deve farsi sentire.