CIRCOLARE AI COLLEGHI N. 5/2000

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Auguri da tutti noi.

Auguri di Buona Pasqua, a tutti, ai cittadini cui perviene per caso il nostro notiziario, ai cittadini che lo ricevono in quanto nostri colleghi e iscritti e non da ultimo ai cittadini che non ci riconoscono, che sono nostri oppositori.  Nell'uovo di Pasqua riteniamo di aver inserito un regalo che vale per tutti i destinatari dei presenti auguri: l'arroganza è stata sconfitta e la legalità ha vinto. Dobbiamo tutti avere maggiore coraggio: più coraggio per il cittadino comune a considerare la pubblica amministrazione un tesoro e non inutile zavorra; più coraggio per i colleghi affinché mai scambino la loro professionalità con uno stato di pace falsa che si ottiene abbassando la testa e rinunciando al prestigio loro conferito dalla Costituzione, secondo cui "i pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione"; più coraggio ai sindacalisti, il cui compito non è quello di dire sempre di sì, più coraggio ai ministri della Repubblica perché anche l'arroganza è un atteggiamento dettato dalla paura. Un  sindacato pone oggi questi spunti di riflessione; riteniamo che umiltà e legalità debbano costituire un binomio cui far riferimento per cambiare modo di essere cittadini, pubblici impiegati, sindacalisti e ministri. Ai colleghi, in particolare, riteniamo di aver aggiunto un altro piccolo regalo nell'uovo pasquale: una riconquistata coscienza politica del loro status: cittadini elettori, prima di tutto, poi funzionari. I risultati si sono visti. Ancora una volta, Buona Pasqua a tutti.

La favoletta dei corsi di riqualificazione

Circola in molti Uffici, a firma di un sindacalista di lungo, molto lungo, pure troppo, corso , un'ennesima amena  favoletta sui corsi di riqualificazione e cioè che le prove relative siano diventate più difficili "per colpa" ( che fantasia!) della solita Dirstat Finanze. Se non ci fosse stato il lupo cattivo, racconta nella sua fiaba il nonno ai disattenti nipotini, le prove sarebbero state all'acqua di rose, riducendosi ad una mero riconoscimento delle mansioni  superiori espletate.
Sarà la senescenza , ma il nonnetto dovrebbe dire in quale punto della legge 549\95 , madre dei corsi, era prevista una disposizione di tal genere. Più che al  nonnetto,  ci rivolgiamo ai nipotini che pendono dalle  sue labbra : la conferma che nulla di ciò era previsto è data dalle centinaia e centinaia di colleghi esclusi dai corsi, pur svolgendo veramente mansioni superiori, " colpevoli" di non aver saputo rispondere a quiz astrusi ed irreali.
L'azione della Dirstat Finanze, ce lo consentirà (chiedere di capire sarebbe troppo) chi da anni racconta fiabe, era di ben altro tenore e spessore , tant'è che essa ha impugnato le procedure attuali, ritenendole del tutto elusive ed estranee rispetto al chiaro ammonimento dei giudici costituzionali.
L'alternativa proposta da questo Sindacato, lo ricordiamo ai nipotini, era la riapertura delle carriere e la concessione di identico trattamento accessorio, suddiviso per livelli , ( ricordate la cosiddetta perequazione?) per  tutto il Personale  del Ministero delle Finanze

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