13/12/2017 01:28:20 |  Dogane

Concorso a 69 posti da dirigente nelle Dogane ... esattamente come nel Paese di Acchiappacitrulli.

Già a seguito delle sentenze 9045 e 10155 della Sezione II del Tar Lazio, depositate il 28/04/2015, con le quali sono state annullati tutti gli atti del concorso a 69 posti di dirigente di seconda fascia presso l’Agenzia delle Dogane, un’Amministrazione onesta e non coinvolta (attraverso i suoi vertici) in loschi affari avrebbe agito in autotutela, soprattutto se si considera che i Giudici Amministrativi avevano usato delle espressioni inusitate e gravissime: “… i componenti della Commissione non hanno dato prova di affidabilità nell’esecuzione dei compiti ad essi affidati e, comunque, per effetto della proposizione della querela di falso attualmente versano in una condizione di incompatibilità sopravvenuta …omissis”.

Lo stesso giorno (28/04/2015), Giancarlo Barra, Segretario Generale di questa Federazione, scrisse a Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri, affinché il Direttore e il Capo del Personale dell’Agenzia delle Dogane fossero rimossi dal loro incarico e così pure i componenti della Commissione d’esami imputata di inaffidabilità, interdicendoli a vita dal far parte di Organi dello Stato[1]. La mancata vigilanza, infatti, è più dannosa della deliberata volontà di nuocere!

La posizione del Sindacato fu poi ribadita nell’audizione in Senato del 17/07/2015[2]; il 07/11/2016 Claudia Giacchetti[3], la quale in relazione ai fatti suddescritti (e non solo) aveva già fatto ricorso al Giudice Amministrativo, al Giudice civile in materia di querela di falso e alla Procura della Repubblica di Roma per l’avvio del procedimento penale, rilasciò (in compagnia del Segretario Generale, Giancarlo Barra) un’intervista a Report. A seguito di ciò la Collega subì un procedimento disciplinare formalmente nullo (perché fuori termine), ma dal sapore di un avvertimento malavitoso; l’atto fu impugnato da DIRPUBBLICA con ricorso al Giudice del Lavoro di Civitavecchia (RM) per attività antisindacale[4], il quale lo rigettò[5] costringendo il Sindacato a presentare l’opposizione[6] che verrà discussa a febbraio del 2018.

Sul caso Giacchetti e sui relativi precedenti, il 07/02/2017, l’on. Daniele Pesco ed altri 43 suoi Colleghi del M5S hanno presentato alla Camera dei Deputati l’interpellanza n. 2/01642 nei confronti del Governo[7]; anche in questo caso con esito nullo! Non è stata trascurata neppure l’ANAC[8], né l’Ispettorato della Funzione Pubblica, tutti senza esito perché … tali enti … non hanno il potere di intervenire sulle Amministrazioni!

Ebbene quante sono le occasioni perdute per intervenire autorevolmente in autotutela a salvaguardia del prestigio della P.A. e della dignità di tutti coloro che onestamente vi lavorano? Tante e importanti, ne abbiamo riepilogato solo alcune.

Ora il PM di Roma Mario Palazzi ha notificato l'avviso di “chiusura indagine” e per 12 soggetti coinvolti si prospetta la richiesta di rinvio a giudizio. Si tratta di tre commissari di esame e 9 candidati che nascondevano, tra le pagine delle Gazzette ufficiali che si potevano consultare, le tracce dei temi svolti. Certo i danni sono incalcolabili, certi non potranno essere ripagati, le vittime sono innumerevoli (fra le quali la stessa P.A.) …. ma DIRPUBBLICA non resterà a guardare.