CIRCOLARE AI COLLEGHI - ANNO IV -  n. 13/2001

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informiamo

In questi giorni la stampa è quanto mai prolifica di attenzioni, dichiarazioni e interviste a esponenti governativi sul pubblico impiego, sulle agenzie fiscali, sull'ARAN e la rappresentatività sindacale.  A pagina 11 di IL TEMPO di Roma del 18 u.s., il ministro Frattini ha affermato di essere contrario a "piani epocali di trasferimenti di personale e strutture, in quanto in questo modo si fanno i conti senza l'oste, non si considera che sono in gioco interessi di persone, in carne ed ossa". Anche in questo caso,rileviamo  che è la prima volta che si sentono discorsi del genere su di noi. In un momento in cui sembra prevalere, sia a destra come a sinistra, il concetto industriale (per non dire altro) del lavoro nella pubblica amministrazione finalmente si fa riferimento all'uomo, alle sue esigenze e soprattutto alle sue imprevedibili reazioni.  Certo vengono fatti, in contemporanea, altri discorsi contrastanti come  l'istituzione del "meritometro". Siamo tutti per la meritocrazia ma non dobbiamo banalizzare il concetto, premesso che è una vana fatica quella di misurare il merito e che per essere veramente giusti e rendere a ciascuno ciò che vale è necessario avere una gran dose di umiltà, la prima cosa da fare in concreto, se si vuole davvero risanare la pubblica amministrazione, è quella di aprire le carriere. Eccoci, infatti, nuovamente dinanzi alle esigenze di ognuno, il lavoratore ha diritto ad una prospettiva di progresso e quindi chi gestisce il Personale è tanto più saggio ed illuminato quanto più pone a disposizione delle libere scelte di un suo amministrato la possibilità di andare avanti oppure di fermarsi. Questo è il cuore del problema! La vera novità non è quella di trovare un'altra inutile formula magica ma quella di far corrispondere ad un risultato un passo in avanti, all'accettazione di un trasferimento un progresso, all'assunzione di una più grande responsabilità, una promozione. Certo CGIL, CISL e UIL (e loro ruote di scorta) non vorranno mai una cosa del genere; siamo d'accordo che ci vuole un bel fegato a osare di appannare il potere della triplice sindacale, anche per un ministro ma (come dice Adamo Bonazzi, il Segretario Generale della nostra Confederazione USAE) "la libertà è un'altra cosa". Altri argomenti del giorno: ripensamento sulle agenzie fiscali; inutilità dell'ARAN; revisione della rappresentatività sindacale. Mi sembra che abbiamo lavorato bene in questi ultimi cinque anni se questo Governo  ora è giunto alle medesime nostre conclusioni per il conseguimento delle quali  abbiamo lottato, senza rete.

Udienza al Tribunale di Roma, IX Sezione civile, causa DIRSTAT/DIRPUBBLICA. Venerdì 13 luglio 2001, si è discusso il reclamo della DIRSTAT contro l'ordinanza di primo grado con il quale era stato respinto il ricorso, ex art. 700 c.p.c., della DIRSTAT contro il nostro Sindacato per l'uso del nome Dirstat-Finanze. La DIRSTAT era rappresentata da Arcangelo D'Ambrosio e da Alessio Fiorillo, la DIRPUBBLICA da Giancarlo Barra  e da Saverio Silvagni. Avevamo anche  nostri informatori che i Giudici non hanno ritenuto opportuno ascoltarli, si tratta di: Eduardo Mazzone, ex Segretario Generale della Federazione DIRSTAT; Eleuterio Lancia, socio fondatore di Dirstat-Finanze; Francesco Pontrelli, Segretario Regionale DIRPUBBLICA per il Trentino Alto Adige; Andrea Romano, iscritto DIRPUBBLICA post Congresso di Assisi. A tutti e a coloro che li hanno preceduti nelle precedenti due udienza va il riconoscimento del Sindacato per la dedizione e l'affetto dimostrati.
Visita ai colleghi dell'Abruzzo. Lunedì 16 luglio, accompagnato da Gaetano Leo Del Papa, il Segretario generale, Giancarlo barra,  ha fatto visita ad alcuni colleghi operanti negli uffici delle Agenzie delle Entrate, del Territorio e del Demanio di L'Aquila. Martedì 17 luglio, grazie alla capacità organizzativa di Ercole D'Amato, Enzo Di Giangirolamo e di Massimo Filippello della FAS, si è svolta  un'assemblea presso la Sezione Staccata dell'Agenzia delle Entrate di Pescara. Alla riunione hanno partecipato colleghi di tutte le qualifiche oltre dell'Ufficio ospitante anche del Centro di Servizio e di numerosi uffici finanziari delle province di Pescara, Chieti, Teramo e l'Aquila. Erano presenti anche appartenenti ad altre amministrazioni fra cui colleghi dei Monopoli di Stato. E' intervenuta anche una televisione locale che ha ripreso alcuni momenti dei lavori, alla quale Giancarlo Barra ha rilasciato una breve intervista.
Concorso a 163 posti. Circola voce che il concorso a 163 abbia finalmente raggiunto la sua naturale e dovuta conclusione e che pertanto il Presidente abbia rilasciato all'Amministrazione la graduatoria definitiva con relativa relazione di accompagno. Ed ora ..... si attendono i ricorsi alla fase della conclusione del procedimento con la pubblicazione della graduatoria di cui sopra, visto che le richieste di revisione dei titoli non sembra abbiano trovato accoglimento presso il Presidente della Commissione. Ricordiamo  che per ben due volte il Segretario Generale Aggiunto, Raimondo Scauzillo, aveva chiesto al Presidente della Commissione l'accesso agli atti per acquisire copia della graduatoria dei soli titoli. La richiesta non solo non è stata evasa ma non ha neppure ricevuto una risposta negativa. Lo sapevamo che la ex Amministrazione Finanziaria non sapeva dove fosse di casa la trasparenza ma da parte di un Giudice del Consiglio di Stato non ci aspettavamo di non ricevere neanche un cenno di risposta alle nostre richieste.
La graduatoria del concorso a 999 posti da dirigente sta per scadere  la speciale procedura di conciliazione, presso gli uffici provinciali del Lavoro, per ottenere lo scorrimento della stessa. Il Sindacato seguirà l'evolversi della vertenza agendo anche a livello politico e prettamente sindacale.