Data  25/05/2020 03:13:29 | Sezione Entrate Entrate

PRIMA DELLE ELEZIONI SI PARLAVA DI CAMBIAMENTO NELL'AGENZIA DELLE ENTRATE. ECCOLO!


Alessio Villarosa, Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Alessio Villarosa, Sottosegretario di Stato del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

È necessario il cambiamento nell'Agenzia delle Entrate? Prima di rispondere ci si deve porre altre domande. È utile così com’è? Riesce a valorizzare le numerose e grandi professionalità di cui è dotata? Può garantire gli obiettivi di politica economica dei Governi? Combatte l’evasione fiscale e sua sorella la corruzione?




L’Agenzia delle Entrate ha reso nota la bozza delle linee guida per la procedura di attribuzione di nuove posizioni organizzative di elevata responsabilità ai sensi dell’articolo 1, comma 93 della legge n. 205 del 2017 (POER).

La dichiarata urgenza di coprire le posizioni rimaste vacanti, dopo l’attribuzione degli incarichi avvenuta all’esito della precedente selezione, è l’occasione per l’Agenzia di mostrare chiaramente i contorni dell’operazione già avviata nel 2018.

L’evidente obiettivo perseguito con determinazione dall’Agenzia è l’attribuzione di incarichi di funzioni dirigenziali con metodo discrezionale, in spregio alle norme costituzionali poste a presidio dei principi di uguaglianza, di parità di accesso agli uffici pubblici, eludendo il giudicato scaturente dalla sentenza Corte costituzionale n. 37/2015 in violazione dell’articolo 136 della Costituzione.

Il citato articolo 1, comma 93 è attualmente all’esame della Corte costituzionale a seguito del ricorso di DIRPUBBLICA che in quella sede ha già ampiamente argomentato con riguardo all’illegittimità della norma, che deroga alla disciplina ordinaria per l’accesso alla qualifica dirigenziale.

Le censure sollevate dalla scrivente, ritenute rilevanti e non manifestamente infondate dal TAR Lazio nella sentenza rimettente n. 6861/2019, hanno riguardato, tra l’altro, le modalità di selezione delle POER così come previste dalla norma ed attuate con gli atti direttoriali emanati dall’Agenzia delle Entrate nel 2018.

I dubbi di legittimità costituzionale della norma istitutiva delle POER non hanno suggerito alcuna prudenza all’amministrazione, che ritiene urgente attribuire nuovi incarichi nonostante abbia già attribuito circa 1400 incarichi.

Ma se gli atti di avvio delle procedure selettive d’interpello per il conferimento delle POER avevano tentato di salvare le apparenze, le nuove linee guida hanno superato ogni timidezza.

A questo “secondo giro” non serve neppure un bando nazionale.

Ogni Direttore Regionale potrà selezionare i propri incaricati, a discapito di qualsivoglia autonomia del ruolo di responsabilità che i selezionati ricopriranno.

Per intercettare i migliori “saper fare”, questa volta prevede esclusivamente lo screening dei curricula e un colloquio, dunque non sarà garantito neppure il rispetto delle previsioni di quella stessa norma che l’Agenzia delle Entrate ha difeso in Corte costituzionale e che prevede una prova scritta.

È inoltre prevista la cessazione degli effetti delle graduatorie approvate all’esito delle selezioni del 2018.

Un quadro d’insieme di sconfortante chiarezza: le posizioni direttive interne all’Agenzia delle Entrate saranno ricoperte da soggetti scelti discrezionalmente dal superiore gerarchico, con incarichi triennali.



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