Data  31/07/2019 02:37:15 | Sezione Entrate Entrate

Concorso a 175 posti da dirigente nelle Entrate - Depositato l'appello di Dirpubblica in CdS


Il Segretario Generale della Federazione DIRPUBBLICA
Il Segretario Generale della Federazione DIRPUBBLICA

Pubblichiamo la Newsletter del Segretario Generale della Federazione DIRPUBBLICA.




 

FINE GIORNATA

È LA RUBRICA CON LA QUALE IL SEGRETARIO GENERALE

DIRPUBBLICA COLLOQUIA PERIODICAMENTE CON I COLLEGHI

E I SIMPATIZZANTI DEL SINDACATO,

CHE HANNO RITENUTO D’ISCRIVERSI ALLA SUA

“MAILING-LIST” PERSONALE,

RACCONTANDO E COMMENTANDO FATTI E NOVITÀ RACCOLTI

NELL’ARCO DI UN DETERMINATO PERIODO O, APPUNTO,

A ...... “FINE GIORNATA”.

 

martedì 30 luglio 2019

Raccolta fondi contro la prosecuzione del concorso a 175 posti da dirigente nell’Agenzia delle Entrate

Grazie,

agli iscritti e a tutti i sostenitori (di oggi, di ieri e di sempre)!

 

 

Carissimi,

 

desidero dare a tutti Voi la notizia che DIRPUBBLICA ha depositato presso la Cancelleria del Consiglio di Stato l’appello contro l’Ordinanza 2610 del 08/05/2019, con la quale il TAR Lazio, Sezione 2a-ter, ha respinto la richiesta di sospensiva del concorso, condannando il Sindacato a € 1.000,00 di spese. È, questa, una lotta durissima che stiamo conducendo per il bene della Nazione, grazie al Vostro sostegno morale e alla Vostra partecipazione economica. Parlo di Nazione perché la battaglia per un apparato tributario dello Stato, autorevole e severo, non è una bega interna all’Agenzia delle Entrate, ovvero una lotta fra due differenti fazioni di impiegati e dirigenti. Purtroppo, l’Agenzia delle Entrate non è severa perché non possiede autorevolezza, prima di tutto perché è ridotta ad una sorta di società di servizi, non occupandosi più della lotta all’evasione fiscale, prova ne sono i risultati! Quanto sostenemmo nel 2012 in termini di esiti dell’attività istituzionale dell’Agenzia delle Entrate, su Italia Oggi Sette (vedi https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1353) lo abbiamo potuto confermare quest’anno, rassettando gli stessi dati dell’Agenzia, durante il Convegno "L'accertamento fiscale e la crisi di un'azienda" svoltosi a Treviso il 21/06/2019 presso il BHR Hotel (vedi: https://www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=4037). Ma anche questa volta, non abbiamo fatto altro che anticipare (di due soli giorni) le risultanze negative della Corte dei conti (http://www.corteconti.it/attivita/uffici_centrali/sezioni_riunite_sede_controllo/rendiconto_stato/). Non parliamo, poi, della corruzione dei vertici, né delle scorrettezze e pressioni indebite ai danni dei Contribuenti perpetrate da fin troppi colleghi, candidamente convinti che per ottenere un “risultato” di servizio fosse lecita qualsiasi forzatura. Temo che in questo fatale errore possano essere indotte le giovani leve! Soprattutto per loro lottiamo affinché conoscano una classe dirigente rispettosa della Costituzione e affrancata da qualsiasi scuderia di potere. Solo così si potrà tornare ad un’azione di accertamento tributario quale frutto di una rigorosa attività scientifica che ora è riservata a determinate élite della Guardia di Finanza e della Magistratura. Troppi, infatti, pensano all’efficienza industriale dei servizi resi al Contribuente, mentre ignorano di aver perduto il bastone del comando della funzione tributaria! Bisogna stare attenti anche su come taluni presentano la nostra attività, adescando le menti più distratte: “Basta con questi ricorsi, Dirpubblica non ne fa passare una”! Una simile osservazione, perdonatemi l’ardire, mi fa tornare alla mente ciò che disse Giovanni Falcone all’indomani dell’attentato dell'Addaura (21 giugno 1989), essendo stato sospettato di aver organizzato lui stesso l’atto terroristico per farsi pubblicità: “Questo è il paese felice in cui se ti si pone una bomba sotto casa, e la bomba non esplode, la colpa è tua che non l'hai fatta esplodere”. Esagero, lo so, ma in entrambi i casi si verifica un ribaltamento della logica; la nostra “grida”, infatti dovrebbe essere esattamente di questo tenore: “Basta con questi concorsi farlocchi, l’Agenzia delle Entrate non ne bandisce uno giusto”! Sulla stessa linea d’onda, alcuni, facendo riferimento alle nostre accuse sulle scorrettezze e sulle debolezze dell’Agenzia delle Entrate, citano il vecchio detto “i panni sporchi si lavano in famiglia”! Questo è giusto, ma solo se consideriamo come “famiglia” la Nazione; ed è nell’ambito della Nazione e per la Nazione che Dirpubblica opera tramite donne e uomini che lavorano, a livelli elevati di responsabilità, nelle Amministrazioni dello Stato. E questo è un indiscusso fattore di credibilità! Grazie, dunque, a tutti i Colleghi che hanno partecipato alla campagna di raccolta fondi, in particolare grazie a quei Colleghi che non sono caduti nella trappola della logica inversa (molti sono stati chiamati a sostenere le prove del concorso a 175); non da ultimi Grazie ai Cittadini che non appartengono alla P.A. ma che hanno compreso l’importanza di avere ciò che vuole Dirpubblica: un’Amministrazione fiscale, corretta, terza, trasparente e … al servizio esclusivo della Nazione.

 

Un caro saluto a Voi tutti.

Giancarlo Barra

 

Allegati:

Download   20190730_Fine_Giornata.pdf

(Il FINE GIORNATA del 30/07/2019 - 220,5Kb)



Tags Concorso 175, dirigente, agenzia delle entrate, campagna raccolta fondi, ricorso, Consiglio di Stato, Ordinanza 2610 del 08/05/2019, TAR Lazio, Sezione 2a-ter