Data  11/08/2016 11:08:30 | Sezione Entrate Entrate

Concorso a 175 dirigenti delle Entrate - DIRPUBBLICA propone appello al Consiglio di Stato.


Fino all'ultimo gong!
Fino all'ultimo gong!

DIRPUBBLICA, sebbene stremata dai costi delle infinite procedure giurisdizionali che ha dovuto intraprendere per contrastare altrettanti provvedimenti elusivi della sentenza 37/2015 della Corte Costituzionale, posti in essere dalle Agenzie fiscali, non si è arresa ed ha proposto appello contro l'Ordinanza 3231-15/06/2016 del TAR Lazio (sez.2ter).




Si comunica che, ieri 10 agosto 2016, la Federazione DIRPUBBLICA ha proposto appello al Consiglio di Stato contro l’Ordinanza cautelare n. 3231-15/06/2016 della Sezione 2ter del Tar Lazio con la quale è stata respinta (con condanna alle spese ai danni di DIRPUBBLICA) l’istanza cautelare di sospensione (nell’ambito del ricorso per annullamento) dei provvedimenti  di nomina della commissione d'esame (nonché di sostituzione di un suo componente, di nomina di cinque sottocommissioni e di sostituzione di alcuni loro componenti, ecc..) riguardanti il concorso 146687 del 29/10/2010 a 175 posti per l'accesso alla qualifica di dirigente di seconda fascia, in prova, nel ruolo dell'Agenzia delle entrate e di ogni altro atto, preordinato, conseguente e connesso, ecc., ecc. -

Si rammenta che il concorso a 175 posti citato fu annullato dal TAR Lazio, Sezione II, con sentenza 7636 depositata il 30/09/2011, divenuta definitiva a seguito della conferma (con esplicito rigetto dell’Appello dell’Agenzia delle Entrate e sua condanna alle spese), disposta “con precisazioni” dal Consiglio di Stato, Sezione IV, con sentenza n. 4641, depositata il 06/10/2015.

A causa di quelle “precisazioni” l’Agenzia delle Entrate ha fondato la sua ennesima impostura e, sostenendo di aver vinto, fa rivivere, a distanza di 6 anni, un concorso bandito il  29 ottobre 2010, in spregio dell’interesse pubblico, incurante dei costi e delle innumerevoli lesioni che produce un simile modo di fare, ciò quando le stesse disposizioni di legge, confezionate dal Parlamento al fine di conservare integro il suo potere (contestate da DIRPUBBLICA con richiesta di rinvio alla Corte Costituzionale) prevedono il bando di nuove procedure da completare (sic !) entro il 31/12/2016 (cfr art. 4bis D.L. 19/06/2015, n. 78 convertito con modificazioni dalla L. 06/08/2015, n. 125).

DIRPUBBLICA, sebbene sia stremata dai costi delle infinite altre procedure giurisdizionali che ha dovuto intraprendere per contrastare altrettanti provvedimenti elusivi della sentenza 37/2015 della Corte Costituzionale, posti in essere dalle Agenzie fiscali, non si è arresa ed ha proposto appello contro la citata Ordinanza della Sezione 2ter del Tar Lazio.

Ci si deve domandare se questo sistema genera corruzione oppure no!



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