30/07/2015 03:12:10 | 
Varie
Il Disegno di legge di conversione del DL 78/15 sugli enti locali è stato approvato dal Senato.
Dirpubblica in contrasto.
Il Disegno di legge di conversione del DL 78/15 sugli enti locali, in cui surrettiziamente è stato inserito l'art. 4-bis sulle agenzie fiscali, è stato approvato dal Senato. L'emendamento è incostituzionale e Dirpubblica ne spiega le ragioni in un documento consegnato in Senato unitamente a delle proposte di subemendamenti. Pubblichiamo gli atti.
In primo luogo, deve rilevarsi la sussistenza di una pregiudiziale di legittimità costituzionale, poiché l’emendamento in questione, con il quale si propone l’aggiunta di un articolo 4-bis, rubricato “disposizioni per la funzionalità operativa delle Agenzia fiscali”, disciplina una materia non omogenea rispetto alla finalità di cui al D.L. 19 giugno 2015, n. 78, recante “disposizioni urgenti in materia di enti territoriali”, cosicché risulta in contrasto con l’art. 77, co. 2, Cost.
Al riguardo, la giurisprudenza costituzionale ha chiarito che «ai sensi dell’art. 77 Cost., i presupposti per l’esercizio senza delega della potestà legislativa da parte del Governo riguardano il d.l. nella sua interezza, inteso come insieme di disposizioni omogenee per la materia o per lo scopo. L’inserimento di norme eterogenee all’oggetto o alla finalità del decreto spezza il legame logico-giuridico tra la valutazione fatta dal Governo dell’urgenza del provvedere ed “i provvedimenti provvisori con forza di legge”, di cui alla norma costituzionale citata» (Corte cost., 16 febbraio 2012, n. 22).
Nel caso di specie, non v’è dubbio che l’emendamento al d.d.l. introduce norme del tutto eterogenee rispetto a quelle di cui al D.L. n. 78 del 2015, per cui lo stesso deve ritenersi inammissibile.
La soluzione, però, è nella predirigenza!