17/02/2017 14:44:53 |
Dogane
Caso Giacchetti, il Governo risponde all'interpellanza del M5S
Può sembrare, ma non è una foto di famiglia
Pubblichiamo senza leggere, considerata l'assoluta urgenza dell'informazione.
DOGANE, M5S: CONCORSO TRUFFA VA ANNULLATO, GOVERNO NON SIA STRUZZO
ROMA, 17 febbraio 2017 - “Il governo non può continuare a far finta di nulla come accaduto oggi in aula. Stop ad atteggiamenti da struzzo con la testa sotto la sabbia. La storia del concorso truccato in Agenzia delle dogane è la spia, gravissima, di un andazzo che va corretto assolutamente, a partire dall’attuale sistema di nomine dirigenziali che finisce per stravolgere la mission dell’ente”. Lo dicono i deputati M5S in commissione Finanze a commento della risposta del viceministro dell'Economia Luigi Casero a una interpellanza urgente sul tema, a prima firma Daniele Pesco.
“Ce ne siamo già occupati in un precedente atto di sindacato ispettivo, sul quale abbiamo visto il governo in difficoltà. Ora la situazione è al paradosso - rincara Pesco - Le persone che hanno denunciato, anche rilasciando interviste televisive, sono state mobbizzate e bersagliate da provvedimenti disciplinari, mentre gli indagati restano tranquillamente al loro posto e contano evidentemente su protezioni di altissimo livello”.
“Tra gli inquisiti c'è anche il direttore dell'Agenzia per tentato abuso d'ufficio. E la sua posizione è stata stralciata, per altri reati, da quella di altri sette che operativamente avrebbero fatto girare le gazzette false, con all’interno il tema d’esame, tra i partecipanti al concorso. Alle Dogane vorrebbero infatti riconfermare sia lo stesso direttore sia temporaneamente, in posizioni finanche dirigenziali, coloro che avrebbero beneficiato dell'abuso. Siamo di fronte al solito trionfo dei furbi”, osserva il portavoce Cinquestelle.
“E’ uno scandalo che il concorso non sia stato ancora annullato. Ed è gravissimo che una dirigenza coinvolta in gravi vicende giudiziarie sia ancora al suo posto, per giunta con un mandato scaduto e prorogato. Il governo si dia una mossa per ristabilire la legalità alle Dogane - chiude Pesco - e dall’altra parte chiediamo che venga tutelata, tra gli altri, la funzionaria Claudia Giacchetti che ha un procedimento a carico per attività antisindacale per il solo fatto di aver denunciato a tutti i livelli e con alto senso civico il malcostume e le condotte illecite dilaganti nell’Agenzia”.
http://www.camera.it/leg17/410?idSeduta=0744&tipo=stenografico
PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Pesco ed altri n. 2–01658 (Vedi l'allegato A – Interpellanze urgenti)(Vedi All. A).
Chiedo al deputato Pesco se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica.
DANIELE PESCO. Grazie Presidente. Intendo sì presentare quest'interpellanza, perché secondo noi è un caso molto grave che si sta verificando all'interno dell'Agenzia delle dogane. Siamo già intervenuti su questo tema in quanto secondo noi la fase di scelta dei dirigenti all'interno della pubblica amministrazione è una fase molto delicata e purtroppo su un concorso che è stato fatto nel 2013 si sono verificate diverse irregolarità.
Siamo alla seconda interpellanza e alla terza interrogazione in generale su questo tema, in quanto le irregolarità sono state veramente tante. Nello svolgimento del tema, ad esempio, in quanto sembra che i temi trattati nelle due prove scritte fossero temi già comunque dibattuti all'interno di corsi organizzati da un sindacato, grazie probabilmente a rapporti interni, visto che questo corso era destinato agli incaricati diPag. 34funzioni dirigenziali. I temi trattati nella seconda prova erano stati oggetto di comunicazioni, diciamo così, di direttive, da parte di un dirigente che ha fatto solo dopo essere stato nominato all'interno dalla commissione esaminatrice; e siamo nel 2012.
Nel 2013 si svolge il compito, vi sono i temi che riguardano queste prove e arrivano i primi ricorsi. I primi ricorsi arrivano in realtà dopo la correzione delle prove, dopo la lista dei vincitori del concorso. Questo perché ? Perché probabilmente vi sono state delle irregolarità non solo nella scelta dei temi, ma anche nella correzione dei temi, tant’è che il TAR del Lazio ha bollato come inaffidabile la commissione che ha corretto queste prove. Perché ha detto che è stata inaffidabile la commissione ? In quanto hanno corretto i temi in modo un pochino particolare. Un membro della commissione (tra l'altro lo stesso membro di cui parlavo prima, quello che aveva scelto i temi e che aveva dibattuto di questi temi nell'ambito di un corso per dirigenti incaricati) ha avocato a sé, logicamente con una decisione presa in commissione esaminatrice insieme agli altri membri, la correzione tutti i temi e ha chiesto ai colleghi di commissione di esaminare in modo collegiale solo i temi – diciamo così – al di sopra di una certa votazione data da lui stesso. Questa scelta è stata condivisa tra tutta la commissione certo, però fatto sta che i temi sono stati corretti in modo molto veloce. Da un calcolo che è stato fatto sui tempi utilizzati per la correzione complessiva di questi temi è emerso che ogni tema è stato corretto in circa due minuti. Un tempo logicamente impossibile per gestire questa correzione. E forse si capisce dal susseguirsi di altri eventi come hanno fatto a correggere i compiti in modo così rapido.
Sì, perché, oltre a questi ricorsi, sono avvenute altre denunce in riferimento particolare al fatto che probabilmente durante lo svolgimento dei temi erano state distribuite, o persone sono arrivate già con in mano, delle Gazzette Ufficiali contraffatte. È stato pubblicato su diversi giornali il fatto che appunto ci fossero delle Gazzette Ufficiali con all'interno il tema svolto d'esame. Una cosa veramente molto imbarazzante per l'Agenzia delle dogane e vale la pena ricordare il fatto che probabilmente il concorso è stato, diciamo così, truccato in questo modo. Quindi capiamo perché per la per la correzionePag. 35dei compiti è stato impiegato così poco tempo: perché vi erano dei compiti praticamente identici e anche nella punteggiatura questi compiti erano identici. Già per questo motivo, secondo noi, il concorso andrebbe annullato. Quindi, abbiamo le prove d'esame che praticamente erano state già decise a monte e condivise in modo generale con alcuni partecipanti al concorso, in più sono state distribuite delle Gazzette contraffatte e questo ci fa capire che appunto questo concorso praticamente sarebbe del tutto da annullare.
Ma andiamo avanti perché le dogane non si sono arrese, hanno continuato a fare opposizione ai vari ricorsi delle persone che non sono rimaste soddisfatte dallo svolgimento di questo concorso. Ha fatto opposizione utilizzando, tra l'altro, delle risorse pubbliche, risorse pubbliche preziose come, ad esempio, l'Avvocatura dello Stato. Ha utilizzato l'Avvocatura dello Stato per chiedere di poter comunque conferire incarichi temporanei alle persone che hanno giovato di questo contributo, di questo beneficio, cioè l'invio della Gazzetta Ufficiale contraffatta. Una cosa secondo noi molto, molto delicata, tant’è che poi sono nate anche delle indagini da parte della Procura e da parte delle forze dell'ordine che stanno appurando cosa sia avvenuto in quei giorni proprio del concorso.
Secondo noi, è una cosa molto, molto, delicata, che getta comunque – mi dispiace usare la parola – fango sull'onore dell'Agenzia delle dogane e non si può, secondo me, permettere alla dirigenza dell'Agenzia della dogane di conferire incarichi alle persone che comunque sono coinvolte da questa procedura. Si tratta di procedure penali e, quindi, bisogna aspettare un attimo nel conferire altri incarichi a queste persone.
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Vi è poi una cosa secondo noi ancora più grave, perché l'attuale direttore generale delle dogane, che ha finito il suo mandato, è stato comunque, non dico né nell'organizzazione del concorso né il regista del concorso, però mi viene da dire: è stata una persona comunque informata sui fatti, probabilmente su ciò che stava avvenendo. Ebbene, secondo noi non è opportuno in questo caso dare una proroga a questa persona; secondo noi, visto ciò che è successo, sarebbe il caso di troncare con la vecchia gestione dell'Agenzia delle dogane, e provare a pensare a una nuova gestione. Purtroppo questo non sta avvenendo, perché è stata chiesta la proroga di altri sei mesi, e la proroga mi sembra che sia stata data. Quindi ancora una volta abbiamo persone legate in qualche modo, oppure presenti durante lo svolgimento di attività legate al concorso, che comunque hanno poi innescato fenomeni non idonei alla gestione della pubblica amministrazione: ebbene, queste persone vengono confermate. Arriva la richiesta di poter dare altri incarichi temporanei alle persone coinvolte, e secondo noi questo non è un modo di agire per gestire la pubblica amministrazione, soprattutto nel rispetto di quelli che dovrebbero essere i principi del buon andamento, della trasparenza, della legalità e dell'imparzialità. Questo non è avvenuto, e secondo noi ci vuole un taglio netto col passato per passare veramente ad una gestione nuova.
Ma vi è di più, perché le persone che hanno avuto il coraggio di denunciare questi avvenimenti sono state bersagliate da provvedimenti disciplinari. Ora, il MoVimento 5 Stelle è stato autore di una proposta di legge che è diventata legge sul whistleblowing. Questa legge veramente dà garanzia, dovrebbe dare garanzia alle persone che hanno il coraggio di denunciare abusi all'interno della pubblica amministrazione: questo nell'ambito dell'Agenzia delle dogane non è avvenuto. Una delle persone che ha denunciato (tra l'altro membro di un sindacato, quindi rappresentante sindacale), ha fatto delle esternazioni, e per quelle esternazioni è stata punita con provvedimento disciplinare, con un richiamo disciplinare: questo non è assolutamente secondo noi corretto. Queste persone vanno tutelate e vanno incoraggiate nel loro coraggio di svolgere queste azioni !Pag. 37
Quindi, Presidente, Viceministro, noi chiediamo che cosa intendiate fare: se intendiate veramente rinnovare la proroga al direttore dell'Agenzia delle dogane, se intendiate dare l'Ok a rinnovare temporaneamente queste persone, che comunque sono indagate, se intendiate veramente conferire loro degli incarichi temporanei; e se non sia il caso veramente di annullare in autotutela questo concorso, svolgere un altro concorso e avere garanzie che le persone che verranno scelte per svolgere compiti dirigenziali all'interno di una settore così delicato come quello delle dogane – che ricordiamo, ha a che fare con i rapporti commerciali, con i rapporti internazionali, con la merce che arriva in Italia, veramente svolge lavori molto, molto delicati –, se non sia il caso di avere garanzie che le persone scelte per svolgere attività dirigenziali siano persone veramente oneste.
PRESIDENTE. Prima di passare la parola al Vice Ministro, colgo l'occasione per salutare studenti e docenti del Liceo scientifico «Preseren» di Trieste, che seguono i nostri lavori.
Il Vice Ministro dell'economia e delle finanze, Luigi Casero, ha facoltà di rispondere.
LUIGI CASERO, Vice Ministro dell'Economia e delle finanze. Presidente, in merito all'interpellanza urgente in esame avente ad oggetto il concorso pubblico per il reclutamento di 69 dirigenti di fascia seconda indetto presso l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, alcune nomine dirigenziali presso la medesima Agenzia e il procedimento disciplinare a carico di una dipendente e rappresentante sindacale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, si riferisce quanto segue.
Preliminarmente, si fa presente che l'amministrazione delle dogane e dei monopoli non ritiene opportuno pronunciarsi su aspetti rilevati nell'interpellanza in esame che attengono a indagini giudiziarie in corso, attesa la necessità di non interferire con l'azione della magistratura procedente; e come sa l'interpellante, questa è una linea che seguiamo nelle risposte delle interpellanze.
Per quanto attiene gli altri aspetti rilevati nell'interpellanza in esame, in particolare sul concorso pubblico per il reclutamento di 69 dirigenti indetto nel 2011, si rinvia alla risposta resa il 30 settembre 2016, in riscontro alla precedente interpellanza, sempre dell'onorevole Pesco, n. 2–01477, nella qualePag. 38sono state svolte diffuse considerazioni, ritenute attuali.
Con riferimento poi alla memoria del 9 gennaio 2017 depositata dall'Avvocatura generale dello Stato in sede giudiziale del 12 gennaio 2017, alla quale fanno cenno agli interpellanti, l'Agenzia delle dogane rappresenta che trattasi di un atto, depositato dall'organo legale per un'udienza camerale del 12 gennaio 2017, volto alla difesa dell'Agenzia medesima nel procedimento instaurato da alcuni ricorrenti per la revocazione della sentenza del Consiglio di Stato – Sezione quarta, n. 1447/2016, avente a oggetto la stessa procedura concorsuale.
I supremi giudici, ritenendo legittima la maggior parte delle attività svolte in sede concorsuale, avevano disposto la rimozione di un rilevato vizio di collegialità mediante la nuova correzione, ad opera della stessa commissione esaminatrice, di alcuni elaborati in precedenza non esaminati dal plenum del collegio. Come previsto dalla legge, l'Avvocatura dello Stato ha assunto la difesa dell'Agenzia, così come nelle precedenti fasi processuali, anche nel giudizio instaurato per la revocazione della citata sentenza del Consiglio di Stato.
In punto di sentenza della Corte costituzionale n. 37 del 2015, gli onorevoli interpellanti fanno riferimento a nomine dirigenziali «taroccate» nelle agenzie fiscali. L'Agenzia riferisce che tali nomine sarebbero in realtà gli incarichi provvisori di funzionari dirigenziali per le agenzie fiscali attraverso procedure conformi ai propri regolamenti di amministrazione, che conferivano a funzionari sprovvisti della relativa qualifica; tali procedure sono state poi confermate dall'articolo 8, comma 20, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito con modificazioni dall'articolo 1, comma 1, della legge 26 aprile 2012, n. 44 e da successive leggi di proroga. La finalità della norma e delle successive proroghe era quella di colmare parzialmente e temporaneamente la grave e perdurante carenza di dirigenti riscontrabile nell'organico delle agenzie fiscali. L'Agenzia rileva che al termine di procedure comparative oggettive e rigorose, perfezionate nel corso del tempo, veniva attribuita a funzionari di terza area e di comprovata esperienza la titolarità delle funzioni in argomento, per il tempo strettamente necessario all'acquisizione, mediante le procedure disciplinate dall'ordinamento, di dirigenti di ruolo.Pag. 39
Con la richiamata sentenza n. 37 del 2015, la Corte costituzionale ha poi dichiarato l'illegittimità costituzionale della citata norma e delle proroghe. Dal giorno successivo a quello della pubblicazione della menzionata sentenza (25 marzo 2015), l'Agenzia delle dogane ha disposto la cessazione di tutti gli incarichi dirigenziali fino ad allora conferiti, in applicazione delle norme caducate, attribuendoli ad interim a dirigenti del proprio organico in aggiunta agli incarichi da essi già condotti. In dipendenza da ciò, le procedure fino a quel momento seguite in materia di conferimento di incarichi dirigenziali erano del tutto legittime, in quanto conformi a norme vigenti a quella data.
PRESIDENTE. Il deputato Daniele Pesco ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.
DANIELE PESCO. Presidente, ringrazio il Viceministro per la risposta, ma non siamo per nulla soddisfatti, in quanto non vi è nessuna presa d'atto del Ministero su quanto sta accadendo attualmente all'Agenzia delle dogane in merito ai dirigenti, in merito al concorso truccato. È secondo noi un'attività molto simile a quella che fa lo struzzo, quando mette la testa sotto la sabbia. Secondo noi invece bisognerebbe fare veramente di più, bisognerebbe veramente attuare una presa d'atto: il concorso è stato fallato grazie a diversi strumenti, e quindi bisogna mettere la parola «fine» su questa storia. Il concorso va rifatto, bisogna dare la possibilità a tutti di ripartecipare, a tutti coloro che hanno logicamente i titoli per farlo, di partecipare al concorso e farne uno nuovo, farlo in breve tempo; magari facendolo svolgere non più all'Agenzia delle dogane, ma ad un ente terzo a questo punto, perché l'Agenzia delle dogane non si è dimostrata all'altezza di svolgere in modo onesto un concorso. E questa è la cosa da fare subito, oggi !
Purtroppo ancora una volta assistiamo a delle risposte che non arricchiscono di nuovi elementi questa discussione, che ormai si protrae da molto tempo. Capiamo che ci sono delle indagini in corso, è giusto che le indagini vengano fatte, è giusto che vengano colpite le persone che hanno sbagliato; ma le dogane non posso rimanere ferme: bisogna veramente darePag. 40gli strumenti per avere una classe dirigenziale sicura, che possa svolgere con onestà e capacità all'altezza le varie funzioni che l'Agenzia delle dogane deve svolgere.
Ma andiamo oltre, perché prima non mi sono soffermato sul fatto che la sentenza del TAR è stata poi ribaltata in parte dal Consiglio di Stato, e anche questo groviglio bisognerebbe riuscire a modificare. Nel senso che il Consiglio di Stato ha detto: «Okay, teniamo buoni i vincitori, diamo la possibilità di correggere i temi delle persone non dichiarate vincitrici».
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Questo non ci basta, perché, se il concorso è stato veramente truccato, il Consiglio di Stato dovrebbe andare oltre, anzi, non oltre, dovrebbe veramente attenersi a quello che aveva detto il TAR del Lazio. Insomma, quel concorso non andava bene, quel concorso non andava bene, quindi va rifatto. Noi assistiamo, ancora una volta, a un fenomeno molto diffuso nella pubblica amministrazione, che è quello della scelta dei dirigenti e l'affidamento degli incarichi ad personam. Come ci ha ricordato bene il sottosegretario prima, vi era una norma che consentiva di nominare dirigenti all'interno dell'ente grazie esclusivamente a dei colloqui e all'esperienza fatta: è stata dichiarata incostituzionale, ma ci sembra che anche le norme che comunque si sono susseguite poi successivamente – scusate il bisticcio di parole – praticamente danno l'opportunità all'Agenzia di continuare a fare le stesse cose, cioè affidare incarichi temporanei sempre alle stesse persone.
Questo non va bene. Sappiamo che la legge non va bene, però, secondo noi, le pubbliche amministrazioni dovrebbero fare il possibile per indire dei concorsi e scegliere le persone giuste o le persone più capaci. Questo non sta avvenendo né nell'Agenzia delle dogane né nell'Agenzia delle entrate. Si prova a fare dei concorsi, ma, alla fine, li si fa così male che, grazie ai ricorsi, questi concorsi vengono logicamente buttati, diciamo così, nel buio. Questo non va bene, quindi bisogna fare di tutto per cercare di riuscire a togliere e eliminare quei legami che permettono di nominare dirigenti le persone più fidate. Questo non va bene, perché con il rapporto di fiducia poi si innescano altri fenomeni legati alla mala gestio, e questo noi non lo vogliamo.
Noi vogliamo veramente una pubblica amministrazione onesta, che lavori secondo i principi della pubblica amministrazione, nel rispetto di quei principi, e chiediamo veramente di fare il possibile affinché la pubblica amministrazione cambi, ma affinché non si ripetano più cose come quelle già successe. Rimarco la necessità di tutelare le persone che fanno queste denunce; quindi, veramente, dovremmo incoraggiarle di più. Oltre a ciò che è stato già prescritto grazie alla legge sul whistleblowing, ebbene, secondo noi il Ministero dovrebbePag. 42riuscire a fare qualcosa in più, delle linee guida o, comunque, dei decaloghi, qualcosa per riuscire a incoraggiare le persone a denunciare gli abusi, perché, fino a quando i cittadini non capiranno che è necessaria una presa d'atto della singola persona per riuscire a tirar fuori le cose che vanno male, ebbene, questo Paese non riuscirà a cambiare